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Pietre preziose e semipreziose: scopriamo insieme le differenze.

21/03/2022 By Gullotta gioielli

Le pietre preziose, utilizzate nella produzione di gioielli, sono  i diamanti, gli smeraldi, i rubini e  gli zaffiri.
In origine, tutte le altre pietre venivano definite semipreziose se, a seguito del taglio, si rivelavano così pregiate da essere usate come ornamento.
 
Oggi, nell’alta gioielleria, le più belle creazioni incorporano anche pietre dure, o semipreziose, che spiccano per le loro tonalità vivaci, creando effetti sorprendenti.
Le più usate, tra le tante, sono l’ametista, il topazio, il quarzo, il turchese, la giada, il granato, il crisoprasio, l’acquamarina, i lapislazzuli,  il peridoto e  la tormalina.
 
E’ vero che le pietre preziose sono quelle più rare e, quindi, più costose.
Forse però, è ora di rivedere la classificazione delle gemme che, ormai, riveste solo carattere commerciale. Pensiamo, ad esempio, all’ametista adorata, in ogni tempo,
da reali e imperatori di ogni parte del mondo. Il suo valore diminuì all’improvviso, quando ne furono scoperti grandi giacimenti in Sud America.
Lo stesso accadde per l’acquamarina, l’occhio di tigre, l’opale e il topazio.
 
La bellezza ed il calore che emanano possono, però, spiegare perché queste pietre siano da sempre utilizzate con grande successo nella produzione di gioielli.
Il fantastico mondo delle gemme comprende, inoltre, non soltanto minerali ma anche altri prodotti di origine organica come il corallo, le perle, l’avorio e l’ambra,
note per la loro incommensurabile bellezza.
Sembra incredibile ma la perla è un dono. Può formarsi da un semplice granello di sabbia, grazie al lavoro di un essere vivente: l’ostrica!
 
Utilizzare pietre preziose e semipreziose nella realizzazione di gioielli artigianali significa, quindi, creare arte in armonia con la natura.

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